RIGATONI ALLA CREMA DI CIPOLLE DI TROPEA
Vino consigliato: Temperatura: 12 C°
Quando si dice Tropea, viene subito spontaneo pensare alla cipolla dolce e buonissima che viene coltivata, in quelle zone. Sono proprio le sostanze contenute in quel suolo che danno alla cipolla rossa, le sue caratteristiche principali. La cipolla di Tropea è facilmente digeribile, infatti un piatto cosi avrebbe un sapore totalmente diverso a anche un po’ più amaro se si preparasse con altri tipi di cipolla.Io per esempio non sono un’amante di questo ortaggio, ma l’estate non è estate, senza il suo dolcissimo profumo. Questo è un piatto davvero buono, veloce ed economico.Ingredienti per circa 4 persone:
Vino consigliato: Temperatura: 12 C°
A vedere la foto potrà sembrarvi qualcosa di molto pasticciato, in realtà è semplice e per niente complicato. Non sapevo bene come impiattare, avendo fatto un po’ la foto di fretta. Tende a seccarsi subito, quindi ho cercato di essere svelta.Gli ho dato questo nome per essere breve e perchè io le trovo speciali. Inoltre me le sono inventate cosi su due piedi.
Ingredienti per 4persone:
Fate dorare lo spicchio d’aglio in una padella larga con l’olio. A parte tagliate i pomodori a dadini e quando l’aglio sarà dorato, aggiungeteli nella padella. Tagliate a dadini anche il filetto di merluzzo fresco e aggiungetelo sfumando con del vino bianco. Aggiungete il sale, il pepe e il prezzemolo. Ci mette poco a cuocere, altrimenti il pesce si spappola troppo. Girate poche volte. A parte, in una padella piccola, fate tostare il pangrattato, aggiungendo un cucchiaio di olio e un pizzico di paprika….anche più di un pizzico . Fatelo tostare facendo attenzione a non farlo bruciare. Fate bollire la pasta e poi saltatela nella padella con il condimento aggiungendo i pomodori secchi tagliati a pezzettini. Tenete da parte l’acqua di cottura, in caso dovesse servirvi se la pasta si secca. Io di solito la servo senza il pangrattato. Lo metto in una ciotolina al centro della tavola cosi ognuno ne mette quanto ne vuole. L’idea del pangrattato tostato, l’ho presa in sicilia dove l’ho visto su parecchi piatti
Pubblicato il 05/03/2012 da La Cucina di Carlotta
Vino consigliato: Temperatura: ambiente
Classico primo piatto della domenica I maccaroni sono fatti in casa, di grano duro. Al posto del classico ferretto si può utilizzare lo stecchino di legno lungo, oppure un ferro sottile per lavorare la lana. In dialetto li chiamiamo “maccarun a ferrett” ihihihih
Per la pasta serve farina di grano duro e acqua quanto basta. Di questa non riesco a darvi una dose precisa. L’impasto deve venire ben compatto. Per formare i maccheroni, lavorate la pasta e formate dei piccoli tocchetti di circa 3 cm. Poggiate il ferretto o lo stecco di legno, nel mezzo orizzontalmente e rotolatelo sul tavolo fino a formare il maccherone della lunghezza che preferite. Sfilatelo delicatamente e metteteli in un ripiano infarinato e copriteli con un canovaccio facendoli riposare per qualche ora. Insomma svegliatevi presto per portare avanti il lavoro ihihihi Aiutatevi con la farina se appiccicano!
Per il ragù: (fate conto che queste dosi per un chilo di pasta e tenete conto anche che siamo in Calabria per cui questo è il classico sugo che le mamme mettono a cuocere all’alba per due, tre ore ihihihih)